Il rafforzamento dei sistemi rurali in ambito metropolitano, come strategia di contenimento del consumo di suolo e modalità operativa di affermazione di un modello equilibrato di sviluppo economico ambientalmente sostenibile, passa anche attraverso Azioni che contribuiscono al miglioramento delle strutture aziendali e al recupero del patrimonio architettonico.
La necessità di riqualificazione del patrimonio edilizio coinvolge sia il patrimonio pubblico che quello privato.
I promotori e attori dei progetti di recupero variano invece a seconda degli usi e delle destinazioni degli immobili. Vanno distinti in tal senso i progetti portati avanti dalle aziende afferenti ad un determinato distretto agricolo – che può anche essere responsabile del coordinamento generale dell’attività che vede come soggetto attuatore una o più aziende – da quelli sviluppati o promossi in prima battuta dagli enti pubblici, per esempio per il recupero di antiche cascine che attualmente non sono sedi di aziende agricole.
In particolare gli immobili di proprietà comunale e di altri Enti versano in una situazione di degrado più o meno accentuato, dovuto ad anni di mancati investimenti e, in generale, alla mancanza di una visione complessiva di sviluppo dell’agricoltura urbana e periurbana. Le attività riguardanti la loro riqualificazione si muovono in un’ottica di partenariato pubblico privato, in cui le imprese agricole, a fronte di contratti di affittanza sufficientemente lunghi, si impegnano a mettere in sicurezza e a rifunzionalizzare le cascine sede dell’attività agricola, scomputando i costi dal canone di affitto.
Alcuni degli immobili del Comune di Milano non sede di attività agricola sono stati inseriti in un elenco di Cascine da valorizzare, per le quali il Comune ha invece previsto l’emissione di bandi pubblici per l’affidamento in concessione ad Associazioni che ne garantiscano il recupero, mentre altri saranno oggetto di interventi di messa in sicurezza direttamente con progetti comunali.
Ai fini di uno sviluppo integrato e sostenibile dell’agricoltura periurbana, l’ammodernamento degli impianti per la produzione, trasformazione, stoccaggio e commercializzazione dei prodotti e la riqualificazione delle superfici agricole aziendali – con la revisione di reti irrigue e poderali – si pongono quali azioni necessarie complementari a quelle di recupero edilizio.